Tumore vescica

Il tumore alla vescica è una condizione che implica una crescita anomala delle cellule all’interno della vescica.
Il tumore alla vescica è la condizione che implica una crescita anomala delle cellule all’interno della vescica, l'organo responsabile dell'accumulo e dell'espulsione delle urine dall’organismo. Secondo le stime, si tratta della seconda neoplasia urologica maggiormente diagnosticata, subito dopo il tumore alla prostata. Può colpire indifferentemente uomini o donne, anche se negli ultimi anni, a fronte di un numero abbastanza stabile di diagnosi negli uomini (3 volte superiori rispetto a quelle nelle donne), stanno gradualmente aumentando le diagnosi femminili.

Organo cavo, quasi una sorta di sacca, la vescica riceve l’urina dai reni, che la producono dopo l’operazione di filtrazione del sangue. Sono gli ureteri, ossia due canali preposti, a trasportare l’urina fino alla vescica e qui viene man mano immagazzinata finché la vescica distende le proprie pareti e si attiva il meccanismo della minzione: la muscolatura della vescica si contrae e l’organo si svuota.

Le tipologie di tumori alla vescica

La patologia può manifestarsi in due forme, ossia può svilupparsi un tumore maligno o benigno alla vescica.

La più comune fra le due è il tumore maligno alla vescica, di cui la forma più comune è il carcinoma uroteliale: il nome è dovuto alla sua localizzazione d’origine, ossia dalla componente di tessuto che riveste la vescica. È da notare che il medesimo tessuto riveste anche l’uretere e una porzione di rene: per questo motivo, è bene prestare attenzione anche ai segnali apparentemente più indiretti, come ad esempio un mal di schiena che si prolunga nel corso delle settimane.

La forma più frequente è il papilloma (75% dei casi), che si manifesta in forma di escrescenze sulla mucosa stessa e, sebbene abbia in genere una bassa aggressività, tende a ripresentarsi anche in seguito all’asportazione, in forme più o meno invasive rispetto a quella precedente.
Più rari sono carcinomi a cellule squamose, adenocarcinomi e carcinomi a piccole cellule.

A sua volta un carcinoma alla vescica può essere classificato in forma ad alto grado (la più aggressiva) e forma a basso grado. Solo dopo la sua asportazione, è inoltre possibile verificare se il tumore è di tipo superficiale, ossia limitato al primo strato della vescica, oppure muscolo-infiltrante, il più aggressivo e a elevato rischio di produzione di metastasi.

D'altra parte, il tumore benigno alla vescica è molto meno comune e, sebbene non rappresenti una minaccia immediata alla sopravvivenza, è da tenere sotto controllo, in quanto può causare sintomi tipici di questa condizione che devono essere valutati con la dovuta cura. Questi tumori generalmente non si diffondono ad altre parti del corpo e spesso possono essere rimossi chirurgicamente con successo.

La prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali per il trattamento efficace del tumore maligno alla vescica. I tumori benigni, sebbene meno pericolosi, richiedono comunque di essere diagnosticati e affrontati con una consulenza medica specialistica.

Le cause precise del tumore alla vescica non sono del tutto note, ma è possibile riconoscere diversi fattori di rischio:
 
  • Fumo di sigaretta, in quanto le sostanze chimiche ivi contenute possono essere prima filtrate dai reni e in seguito essere assorbite dalla mucosa vescicale a causa del contenimento dell’urina, aumentando il rischio di mutazioni cellulari. Si stima che il fumo incida addirittura nel 50% dei casi diagnosticati di neoplasia vescicale. Da non sottovalutare è anche l’impatto del fumo passivo 
  • Esposizione prolungata a sostanze chimiche, in particolare sul luogo di lavoro. Sostanze nocive possono essere coloranti, solventi e composti chimici industriali, può aumentare il rischio di sviluppare un tumore alla vescica
  • Età, il rischio di sviluppare una neoplasia alla vescica aumenta con l'età, con la maggior parte dei casi diagnosticati in persone di età superiore ai 55 anni e un’incidenza ancora maggiore nella fascia d’età 60-70 anni
  • Alimentazione, consumare abbondanti quantità di cibi fritti o molto grassi aumenta il rischio di sviluppare la patologia
  • Assunzione di farmaci, in particolare ciclofosfamide e ifosfamide
  • Radioterapia nella zona pelvica
  • Storia familiare: l'incidenza di tumore alla vescica sembra aumentare in caso di storia familiare di questa patologia. In ogni caso, si può parlare di predisposizione, ma non di mutazione genetica vera e propria

Più raro è il caso di fattori ambientali, in particolare quelli che determinano infezioni: è questo il caso della schistosomiasi, determinata dall’azione di un parassita presente nelle acque dolci delle aree tropicali e subtropicali.

Riconoscere i sintomi del tumore alla vescica è cruciale per una diagnosi tempestiva e un trattamento efficace.

È però importante sottolineare che il cancro alla vescica si manifesta con sintomi che possono verificarsi anche in caso di altre condizioni, come ad esempio disturbi della prostata o cistite: è quindi essenziale consultare un medico per una valutazione completa se persistono o peggiorano.

Il tumore alla vescica provoca sintomi iniziali tipici, in particolare l’ematuria, ossia la presenza di sangue nelle urine. In base all’entità della perdita di sangue, essa può essere macroscopica (evidente a occhio nudo) o microscopica (rilevato solo attraverso analisi delle urine).

Altri sintomi di tumore alla vescica, anche se meno comuni, possono essere:
 
  • Minzione urgente e frequente
  • Sensazione di dover urinare in grandi quantità e in seguito espellere poche gocce di urina o addirittura nessuna
  • Dolore o bruciore durante la minzione
  • Dolore nella zona dell'addome inferiore, in particolare su un fianco: può essere un campanello d’allarme del coinvolgimento di un rene, in quanto alcuni tumori alla vescica possono essere aggressivi al punto di occludere il passaggio dell’urina
  • Debolezza e affaticamento, in particolare se il carcinoma alla vescica si è diffuso ad altre parti del corpo. È infatti possibile che esso si espanda, sia localmente, sia a distanza, coinvolgendo prima i linfonodi e poi polmoni, fegato e ossa

La diagnosi del tumore alla vescica richiede una serie di procedure diagnostiche. Inizialmente, il medico raccoglie la storia clinica del paziente, i dati su sintomi e storia familiare, ed esegue un esame obiettivo.

Il paziente deve poi sottoporsi a esami di primo livello, fra cui:
 
  • Ecografia: per individuare il tumore alla vescica rappresenta il primo passo fondamentale. 
  • Citologia urinaria: è possibile sospettare la presenza di tumore alla vescica tramite esami delle urine su 3 campioni in 3 giornate diverse, in quanto essi possono rilevare la presenza di sangue o cellule atipiche o neoplastiche.

Tuttavia, la diagnosi definitiva può richiedere ulteriori test, tra cui:
 
  • Cistoscopia: questa procedura comporta l'inserimento in vescica di un cistoscopio, un tubo flessibile dotato di una micro-camera, per esaminare l'interno dell’organo in cerca di anomalie. Al paziente, disteso in posizione supina sul lettino e con la vescica completamente vuota, viene inizialmente applicato un gel lubrificante e anestetizzante. In seguito, viene delicatamente e gradualmente introdotto nell’uretra il cistoscopio, fino a permettergli di raggiungere la vescica. L’evoluzione tecnica e medica ha consentito di progettare cistoscopi a fibra ottica estremamente duttili e di conseguenza poco invasivi.
  • Biopsia: se durante la cistoscopia vengono rilevate anomalie sospette, può rendersi necessario prelevare un campione di tessuto per l'analisi al microscopio.

Se viene accertata la diagnosi di tumore alla vescica, gli esami del sangue possono essere necessari per verificare il funzionamento di fegato e reni.
In seguito possono essere utilizzati esami diagnostici come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) per determinare l'estensione del tumore e verificare se si è diffuso ad altre parti del corpo, come ad esempio uretere o rene.
Infine, per accertare o escludere la presenza di metastasi ai polmoni o alle ossa, è possibile ricorrere a RX del torace e scintigrafia ossea.

Per combattere il tumore della vescica la terapia varia in base alla tipologia del tumore stesso, allo stadio della patologia e alla salute generale del paziente. Le opzioni terapeutiche, da mettere in pratica anche combinate, includono:
 
  • Intervento alla vescica: per affrontare il tumore si tratta di una delle principali opzioni di trattamento. Per tumori non infiltranti e di piccole dimensioni può essere sufficiente la loro rimozione con resezione endoscopica, mentre nei casi avanzati o in presenza di una forma infiltrante di tumore alla vescica, l’intervento può comportare l'asportazione completa dell’organo (cistectomia). Si tratta di un intervento invasivo, che implica non solo l’asportazione della vescica, ma anche di utero, ovaie e parete anteriore vaginale nei soggetti di sesso femminile, di prostata e vescicole seminali in quelli di sesso maschile. In seguito, vengono asportati i linfonodi in prossimità della vescica, poiché sono in genere la sede eletta delle prime metastasi. Infine, è poi possibile procedere con la creazione di derivazioni urinarie: questi canali, interni o esterni, rendono possibile l’accumulo di urina e la sua futura espulsione in una nuova sacca, in sostituzione di quella naturale.
  • Chemioterapia: la chemioterapia può essere somministrata prima o dopo la chirurgia per ridurre le dimensioni del tumore o eliminare eventuali cellule cancerogene rimaste.
  • Radioterapia: la radioterapia utilizza radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Può essere utilizzata da sola o in combinazione con la chirurgia o la chemioterapia.
  • Immunoterapia: insieme alla chemioterapia endovescicale, questo trattamento è il più indicato in caso di tumore alla vescica superficiale. Viene introdotto nella vescica un farmaco con una caratteristica distintiva: contiene il bacillo di Calmette-Guerin, ossia il batterio utilizzato nei vaccini contro la tubercolosi. Tale farmaco stimola il sistema immunitario del paziente, più propenso quindi a reagire al tumore. Ai livelli attuali della ricerca medica, l’immunoterapia è il trattamento che riesce a ostacolare la progressione del cancro alla vescica.

La scelta del trattamento specifico sarà determinata dal team medico a seconda della singola situazione. È importante notare che ogni opzione terapeutica può comportare effetti collaterali e impatti di vario tipo sulla qualità della vita del paziente, il che presuppone l'importanza di una visione a 360 gradi sul percorso di cura.

La prognosi per i pazienti con tumore alla vescica dipende dalla tipologia del tumore, dallo stadio della patologia al momento della diagnosi e dalla risposta al trattamento. Nei casi in cui il tumore sia stato diagnosticato precocemente e trattato efficacemente, le prospettive di guarigione sono buone.

I dati parlano di tumori alla vescica superficiali nell’85% dei casi: ecco perché l’indice di sopravvivenza può raggiungere l’80% circa a 5 anni dalla diagnosi. È però da sottolineare che questo tipo di neoplasia tende a essere recidivo (60-70% dei casi).

Sebbene non siano disponibili misure risolutive al 100%, la prevenzione del cancro alla vescica può essere favorita attraverso alcune pratiche chiave:
 
  • Smettere di fumare: come si è accennato, il fumo è il fattore di rischio più pericoloso (ancora da valutare l’effetto del fumo da sigaretta elettronica). Ecco perché abbandonare questa abitudine è uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio.
  • Ridurre l'esposizione a sostanze chimiche: se si lavora in ambienti ad alto rischio, è assolutamente indispensabile adottare misure di sicurezza per ridurre al minimo l'esposizione ad agenti nocivi.
  • Portare avanti uno stile di vita salutare, seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare e controllare il proprio peso corporeo.
  • Sottoporsi a controlli di screening dai 40 anni in poi, in quanto la patologia è tipica della terza età.
  • Non esitare a sottoporsi a esami di primo livello in caso di sintomi: è importante escludere la presenza di un carcinoma alla vescica ed eventualmente diagnosticare un’infezione da trattare in modo specifico.

In sintesi, il tumore alla vescica è una condizione complessa che richiede una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato.

La consapevolezza dei sintomi, dei fattori di rischio e delle opzioni terapeutiche è importantissima per affrontare questa patologia. Ma non solo: è vitale rivolgersi a un team medico esperto e soprattutto multidisciplinare, uso non soltanto a una collaborazione attiva, ma anche a un costante aggiornamento, fondamentale in un campo in cui la ricerca continua può permettere di sviluppare nuovi orizzonti di trattamento e migliorare significativamente le prospettive dei pazienti.

Nelle strutture specializzate GVM Care & Research è possibile contare su tali punti fermi, così come su un approccio distintivo, in cui il perno di ogni azione di prevenzione, diagnosi e cura è il raggiungimento del più elevato livello di benessere del paziente.
Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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